Banca dati sugli abusi edilizi: cosa cambia con l’ultimo decreto in Gazzetta Ufficiale

Un vero e proprio censimento degli immobili, un archivio per racchiudere tutti quelli privi di una concessione edilizia: parliamo della banca dati sugli abusi edilizi. Un’iniziativa varata dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (MIMS) e che ha istituito attraverso il Decreto-Legge n.8/2022 e pubblicato poco fa in Gazzetta Ufficiale.

Grazie a questa banca dati, i Comuni potranno conoscere con facilità tutti gli edifici abusivi presenti sul territorio, in modo da programmare e procedere con le opere di demolizione.  Si tratta, infatti, di costruzioni illecite, edificate senza le dovute concessioni oppure realizzate su un suolo non considerato edificabile. D’altronde, l’abuso edilizio può essere punito sia in via penale o solo amministrativa.

Quali sono gli obiettivi della banca dati sugli abusi edilizi

Sono essenzialmente due gli obiettivi principali della banca dati sugli abusi edilizi:

  • Censire tutti gli immobili abusivi e raccogliere delle informazioni in merito in modo da renderle facilmente accessibili alle amministrazioni competenti;
  • Sostenere l’operato dei Comuni, in modo che possano monitorare e programmare gli interventi di demolizione degli edifici abusivi.

E saranno proprio le Amministrazioni comunali e gli Enti di competenza ad aggiornare il database. In questo modo, tutti i dati potranno essere visualizzati in un’unica piattaforma ed accessibili a tutti. Insieme agli elenchi delle opere abusive, inoltre, saranno appuntati tutti i provvedimenti presi in merito ad un determinato abuso.

È bene ricordare che, le opere di demolizione sono regolamentate da una gestione semplificata, che fa riferimento al Fondo per la demolizione degli abusi edilizi. Quest’ultimo prevede una somma, stanziata dal MIMS, per tutti quei Comuni che ne hanno fatto richiesta, destinata a coprire la metà delle spese per interventi di rimozione e demolizione sulle opere abusive.

Il funzionamento e i passaggi per l’attivazione della banca dati

Il Decreto Legge, in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore dal 13 marzo. L’attivazione, però, segue un processo che ricopre l’arco temporale di 12 mesi.

In primo luogo toccherà ai Comuni, che man mano inseriranno l’elenco sugli immobili abusivi con tutte le informazioni annesse. Poi, avverrà la condivisione dei dati raccolti. Infine, dopo il monitoraggio e verifica della “Direzione generale per la digitalizzazione” si adotterà il provvedimento amministrativo. Inoltre, si potranno visualizzare, grazie alla banca dati, tutti gli aggiornamenti sugli interventi di demolizione effettuati nell’arco di tre mesi.

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